La prima edizione di Firenze Archeofilm dal 14 al 18 marzo 2018
Il più grande Festival internazionale dedicato al mondo antico e alla vicende dell'umanità di oggi e di ieri, organizzato da Archeologia Viva (Giunti Editore). In programma 70 opere, la maggior parte anteprime FIRENZE - La Compagnia di Firenze propone, dal 14 al 18 marzo, un programma di 70 opere (la maggior parte anteprime) con proiezioni mattutine, pomeridiane e serali (ad ingresso libero), per scoprire il mondo, la sua storia. Si tratta delle prima edizione di questo Festival organizzato da Archeologia Viva (Giunti Editore), che viene dedicato al grande documentarista Folco Quilici, recentemente scomparso, la cui opera sarà ricordata dal figlio Brando Quilici che interverrà al Festival nella giornata conclusiva di Domenica. In questa occasione sarà proiettato per la prima volta sul grande schermo uno degli ultimi lavori di Folco Quilici “L’impero di Marmo” (2005), per ripercorrere la straordinaria vicenda di come i marmi arrivarono da ogni più lontana regione dell'Impero Romano, fino alla capitale, rendendo Roma la città più bella e fastosa di tutto il mondo antico. I film in programma permetteranno di viaggiare attraverso le steppe asiatiche sulle orme di Gengis Khan, conoscere l'Arte nella Preistoria, inseguire le orme dei dinosauri, far luce sull'harem del faraone Amenophis III, svelare i misteri di Mont Saint-Michel, scoprire Persepoli con gli ultimi scavi, salire a bordo di una nave vichinga, inabissarsi con i dirigibili o rintracciare relitti scomparsi nelle alte profondità del Mediterraneo. Previsto un omaggio anche alla Toscana poi con il film “La fortuna degli Etruschi” di Marzia Marzolla e Matteo Bardelli prodotto in collaborazione con Rai Storia. Ogni film potrà essere votato dal pubblico che attribuirà così il “Premio Firenze Archeofilm” alla pellicola più gradita. Dario Di Blasi, direttore artistico del Festival, ha spiegato: "Per questi tipi di film c'è una notevole produzione a livello mondiale alimentata dalla domanda dei network stranieri che propongono tali capolavori sulle reti nazionali. Da noi ciò non accade e un festival di questo tipo rappresenta un'opportunità unica per il pubblico italiano che voglia attingere a una corretta informazione tramite il cinema". "Firenze Archeofilm - aggiunge Di Blasi - propone un programma che spazia dall'archeologia, all'etnografia ai temi dell'ambiente e dell'arte, con due parole d'ordine: garanzia scientifica e spettacolarità Capace, quindi, di accontentare lo spettatore più esigente". ...